I 3 migliori cibi del programma “I Love Fruit & Veg from Europe” per garantirvi un anno prospero e gustoso.
Per accogliere il nuovo anno e assicurarsi fortuna, la cena di Capodanno deve essere ricca e deliziosa. Ecco i 3 alimenti principali del programma “I Love Fruit & Veg from Europe” che non possono mancare nel menù: lenticchie, maiale e peperoncino. Il progetto internazionale, sostenuto dalle organizzazioni di produttori italiani Agritalia, A.O.A., La Deliziosa, Meridia, Terra Orti e cofinanziato dalla Commissione Europea, mira a promuovere l’acquisto e il consumo consapevole di frutta e verdura europea di qualità e di stagione, anche nelle loro versioni biologiche e DOP / IGP in Italia e all’estero, portando cibi di buon augurio sulle nostre tavole. Non è necessario mangiarli tutti e tre, ma è fondamentale assaggiarne almeno uno la sera di Capodanno! Meglio ancora se durante il brindisi qualche goccia di spumante o champagne cade sulla tavola: tamponatene una dietro l’orecchio del vicino, per ancora più fortuna.
I legumi, tra gli alimenti più consumati al mondo, sono stati i primi a essere coltivati dall’uomo e sono anche i più famosi tra i cibi “fortunati”: a Capodanno bisogna mangiare lenticchie. Sono versatili e gustose, ma soprattutto portano, si dice, ricchezza. Secondo le antiche credenze, la loro forma – simile a piccole monete – le rende simbolo di prosperità. Tradizionalmente, nell’ultimo giorno dell’anno, nell’antica Roma si regalava una scarsella, ovvero un sacchetto di cuoio pieno di lenticchie, che il destinatario poteva legare alla cintura. Le lenticchie potevano trasformarsi in monete o essere consumate in zuppa. Ma quale regione in Italia consuma più legumi, soprattutto lenticchie, durante le feste? L’Abruzzo, dove la cena di Capodanno prevede tredici portate, tra cui sette diverse zuppe. Le lenticchie possono essere cucinate con riso e verdure di stagione, con pasta integrale o usate in insalate calde con cipolla, frutta secca e verdure cotte. Provate a usare questo squisito legume in una varietà di ricette. Sono anche salutari e ricche di nutrienti: fibre, sali minerali, vitamine, ferro, fosforo e antiossidanti.
Un altro cibo portafortuna e simbolo di abbondanza è il maiale. La sua carne è saporita, succulenta e economica; come dicono i contadini, “del maiale non si butta via niente”. È quindi considerata una prelibatezza e un portatore di fortuna – non a caso abbiamo i salvadanai a forma di maialino. Tra i piatti a base di maiale, il tradizionale cotechino e lo zampone delle feste italiane sono preparati con un mix di carne magra e grassa tritata grossolanamente, cotenna finemente tritata, pepe, noce moscata e chiodi di garofano. La differenza sta nell’involucro: per lo zampone si usa la zampa del maiale, mentre per il cotechino si utilizzano gli intestini. Secondo la tradizione popolare, però, è lo zampone a essere legato a una storia che riguarda Pico della Mirandola. Si narra che il filosofo e umanista consigliò ai suoi concittadini, assediati dalle truppe papali, di macellare i maiali rimasti e di conservare la carne stagionata nelle pelli, per avere scorte alimentari sufficienti durante la guerra. La ricetta di questo piatto – diventato simbolo di fortuna – è stata tramandata nei secoli.
Il terzo alimento che può tenere lontane le difficoltà la notte di Capodanno (ma che se siete superstiziosi, porterete con voi tutto l’anno) è il peperoncino. Anche in questo caso, le origini di queste credenze risalgono all’antica Roma. Il peperoncino era un simbolo fallico, donato come amuleto di fertilità ai familiari e alla comunità agricola. Ancora oggi un “corno” rosso di peperoncino è usato come portafortuna, ma perché funzioni, deve essere sempre ricevuto in dono. C’è chi lo appende in casa o nel proprio negozio o ristorante per allontanare il malocchio, e chi lo mette persino sotto il cuscino per evitare infedeltà, mentre alcuni regalano collane di peperoncino agli sposi come simbolo di prosperità. Alcune credenze sono legate al suo colore rosso fuoco e alla forma, simile a corna d’animale, che risale al periodo neolitico, quando le corna venivano appese agli ingressi delle case come simbolo di forza e fertilità. I peperoncini fanno anche bene alla salute. Il principio attivo, la capsaicina, responsabile del gusto piccante, può accelerare il metabolismo e favorire la digestione, stimolando la secrezione di succhi gastrici. Al peperoncino si attribuiscono anche proprietà analgesiche e antinfiammatorie, e la vitamina C in esso contenuta rafforza il sistema immunitario. Sono ricchi di antiossidanti e, quindi, hanno proprietà anti-invecchiamento, poiché prevengono la formazione di radicali liberi. Infine, fanno bene al cuore e alla circolazione sanguigna.
Buon Natale e felice anno nuovo! 🎄🎅🎄