Le mele rappresentano davvero il frutto perfetto per molti consumatori: genuine, sane e adatte a quasi tutte le età, economiche, facili da trovare e molto facili da mangiare.
Dall’Asia orientale, il melo (Pirus Malus) si diffuse in Egitto, dove, sotto il regno del faraone Ramesse II (XIII secolo a.C.), fu coltivato lungo le valli del Nilo.
Da qui la coltivazione si diffuse in Grecia (nel IV secolo a.C. Erodoto descrive la tecnica dell’innesto).
Dalla Grecia, la mela arrivò poi a Roma.
Le mele contengono una buona quantità di zuccheri, pectina, sali minerali, acido malico e citrico.
Sono facilmente digeribili e hanno un effetto rinfrescante, disintossicante, diuretico, antidiarroico e rilassante.
Aumentano la secrezione salivare che stimola la digestione; hanno un effetto decongestionante sul fegato e aiutano a regolare la flora intestinale.
Le varietà di mele più comuni in Italia sono:
- le mele Fuji (rossastre, dolci e molto succose)
- le mele rosse (compresa la Royal Gala, che si mangia sia cruda che cotta ed ha un sapore dolce e aromatico)
- le mele gialle (come la Golden Delicious, apprezzata per la sua croccantezza e la sua dolcezza)
- le mele verdi (Granny Smith, ideali per la preparazione di succhi o frullati e per cucinare)
- le mele renette (questa varietà ha una forma leggermente appiattita, con una buccia giallastra e macchie scure, molto comune nella cucina altoatesina
- le mele Annurca (definita la “regina delle mele”, conosciuta soprattutto per la spiccata qualità dei suoi frutti, dalla polpa croccante, compatta, bianca, gradevolmente acidula e succosa, con aroma caratteristico e profumo finissimo).
Le mele sono ampiamente utilizzate in cucina per piatti dolci e salati.
Nell’industria alimentare, vengono utilizzate per marmellate, torte, succhi, liquori e creme e sono anche usate per la cosmesi e a scopo medicinale.
Circa l’85% del loro peso è costituito da acqua; il resto consiste principalmente di carboidrati; sono ricchi di vitamine, specialmente le vitamine A, E e C.